Ergasterion e il fascino dell'antica numismatica
LA SICILIA Giovedì 09 Febbraio 2012
Domani alle 17,30 nell'auditorium di Santa Teresa a Ibla un confronto che tratterà del tesoro dei sei imperatori della baia di Camarina e dell'identità territoriale «scritta» nelle monete
Un tema di grande fascino sarà quello che verrà trattato domani per onorare il settimo appuntamento di "Ergasterion - Fucina di archeologia", il ciclo di incontri promosso dalla sezione di Ragusa dell'associazione "SiciliAntica". Appuntamento alle 17,30 nell'auditorium di Santa Teresa a Ibla per un confronto che tratterà, tra le altre cose, del tesoro dei sei imperatori della baia di Camarina, del fascino delle antiche monete e dell'identità territoriale che le stesse sono in grado di garantire. Per epoche in cui esistono poche fonti scritte, infatti, le monete hanno un elevato valore come fonti sia per la cronologia che per la storia delle scienze, della cultura e dell'economia.
Ciò si applica in particolare alle antichità greche e romane. Ancora una volta giovani studiosi e professori affermati si confronteranno con l'obiettivo di tracciare un quadro chiaro sulle peculiarità di un territorio, in questo caso quello del Sud-est siciliano, ricco di spunti sorprendenti. Ad aprire la conferenza sarà Giuseppe Guzzetta, docente di Numismatica presso l'Università di Catania. Un nome che rappresenta un'autorità in materia. E', infatti, autore di numerose pubblicazioni scientifiche che attualmente raggiungono la sessantina. Tra i lavori di argomento siciliano di ampio respiro si ricordano quelli intitolati: la circolazione monetaria in Sicilia dal IV al VII secolo, in Bollettino di Numismatica 25 (1995) e Per la storia dell'insediamento nelle aree orientali: apporti da monete e sigilli in Byzantino-Sicula IV atti del I Congresso Internazionale di Archeologia della Sicilia bizantina, Palermo 2002, ai quali si aggiungono i contributi dedicati alle monete dallo scavo di Piazza Duomo a Siracusa ai rinvenimenti monetali a Caucana, a Camarina, nelle necropoli di contrada Mirio di Santa Croce Camerina, alle testimonianze sul culto di Eracle a Camarina.
Al professore Guzzetta spetterà il compito di trattare dell'insieme dei ritrovamenti che ha reso possibile la ricostruzione dell'impianto di Camarina, secondo gli esperti uno degli esempi più belli dell'urbanistica del IV secolo a.C.
Ad affiancare il professore Guzzetta ci sarà anche Mariangela Puglisi, specializzata in Archeologia classica presso l'Università del Salento, dottore di ricerca in Archeologia presso l'Università degli studi di Messina. La sua attenzione si concentrerà sulle immagini monetali e identità territoriale, soffermandosi sull'interpretazione delle iconografie monetali siciliane di età greca, lette alla luce del loro rapporto con le realtà politiche locali. L'attenzione, dunque, sarà focalizzata sulle tipologie più legate all'identità di ciascuna polis.
Ad arricchire ulteriormente la serata, Roberta Zappalà, laurea in Lettere classiche, indirizzo archeologico, presso l'Università di Catania. La Zappalà parlerà della monetazione di Camarina di età greca e sulla possibilità futura di rivalutarne gli studi, alla luce delle metodologie proprie della "numismatica contestuale". Sempre la docente relazionerà sugli esiti del workshop internazionale di numismatica di Roma, un incontro tra numismatici e archeologi di livello internazionale. "La moneta - sottolinea la Zappalà - deve essere parte integrante dell'analisi complessiva del contesto di provenienza e pertanto non deve essere valutata come oggetto di studio "indipendente" rispetto agli altri materiali". A chiudere gli interventi, Infine, Giorgia Gargano, specializzata in Archeologia classica presso l'Università di Lecce, che affronterà gli studi legati alle monete provenienti da contesti archeologici nella Sicilia sud-orientale.